Renzo Garibaldi è nato a Pietrasanta (provincia di Lucca) nel 1942. Nato e cresciuto nella Versilia dalle cave di marmo della più importante scultura italiana, e non solo italiana, ha maturato la propria vocazione lavorando tra i quindici ed i venti anni, dal 1957 al 1962, presso lo studio dello scultore Leone Tommasi. Diplomatosi nel 1965 presso l'Istituto Statale d'Arte di Pietrasanta, ha intrapreso una carriera artistica premiata dai numerosi inviti a mostre e rassegne nazionali ed internazionali e dalla commissione di opere che si trovano presso edifici, piazze, chiese in Italia ed all'estero. Dal 1970 si è trasferito a Verona dove è titolare della cattedra di scultura presso il Liceo Artistico Statale.
La scultura di Garibaldi - sostiene Formaggio - è una scultura che "... nella sua forte attualità, mantiene coraggiosamente dentro l'antica storia della scultura e le potenze dell'inattualità, se non dell'antico." Accanto ad un operare classico, memore della solennità e dell'armoniosità delle tradizioni toscane, l'artista pone "... nella sua piena e personale libertà, un operare più drammatico e nervoso, un piglio tutto attuale di deformazione artistica, un modo rapido e acuto di incisione e frantumazione della figura e dell'immagine, che risulta così intrisa di una nostra attuale temporalità gravida di oscure violenze e di saettanti accelerazioni, dei temi, che sono anche quelli della scienza contemporanea, della discontinuità e del disordine di fondo".
L'opera esposta al Museo (Antico Guerriero, 1993) - una testa for temente segnata da una fissità inquietante di marca espressionista e da un picassiano modo di in trodurre nella pasta dell'opera uno strumento come una chiave inglese a significare il cambia mento di natura che subisce l'oggetto che trasmuta da strumento a segno e simbolo d'arte - dimostra l'attualità della scultura di Garibaldi che esprime in figurazioni fortemente caratterizzate le tensioni e le mutazioni profonde che hanno sconvolto il nostro mondo contemporaneo