Giunto tra le ultime preziose donazioni al Museo, per la grande generosità di Laura e Franco Monti, questo Casco Rituale di Danza è una scultura africana attribuita recentemente alla popolazione Tusian, dell’area stilistica dell’altopiano di Orodara, Burkina Faso. Ricerche condotte di recente sembrano confermare quanto già sosteneva Franco Monti quando ritrovò il casco in Africa nel 1960, e cioè che sarebbe opera appartenente ai Tusian, un gruppo etnico limitrofo a quei Senufo ai quali si pensava in un primo momento di attribuire la scultura. L’opera viene definita “iconograficamente inconsueta e di difficile attribuzione”, ma certamente si tratta di una straordinaria opera di raro preziosismo stilistico. Tanto che, come affermano gli studiosi di arte africana, si ricorda che un’opera di analogo stile è stata acquisita dal Primitive Art Museum di New York (MPA 56.373) con la dizione “Sculture from West Africa”. Questo raro e prezioso casco è databile fine Settecento e primi Ottocento.
Proprio per la sua stilizzazione dell’animale (un bovide) che si erge sulle sue quattro zampe sopra la calotta copricapo, rimane straordinariamente il fatto di trovarsi di fronte ad una vera e propria anticipazione (picassiana!) di cubismo. Certo l’opera avrebbe potuto sconvolgere Picasso, amante di scultura africana, com’è noto. Ha sorpreso anche Dino Formaggio, che si è trovato davanti a un omaggio riconoscente e onorifico (così definito dagli amici donatori) non solo per il valore dell’opera, ma per la sua destinazione davvero straordinariamente culturale, ad un museo, quale questo di Teolo, di “arte contemporanea”, appartenendo quest’opera di diritto alla storia dell’arte contemporanea.