Sylvain Nuccio, nato nel 1946 a Auvergne, curioso e avventuroso viaggiatore attraverso diversi paesi dell'Africa e dell'Asia tra il 1965 e il 1987, in cerca sempre dei più disparati volti stilistici e decorative delle culture esotiche e primitive, delle più genuine forze di costruzione immaginaria, autore di straordinarie opere di pittura, nonchè di studi per modelli creativi e di animazioni audiovisive, di design e di architettura, è certamente tra le figure più ricche e originali dell'attività artistica di Nimes.
La sua affermazione in numerose Mostre ha rivelato una pittura estremamente preziosa e magica. Egli ha cercato la cultura non già in mezzo alle diatribe del mondo contemporaneo, ma nelle sue scaturigini originarie, quando è ancora impregnata di potenze espressive derivate da una comunicazione intatta col mondo. Tanto che si è parlato di questa pittura come di un fenomeno "sciamanico", di interiore contatto con le energie cosmiche. (Dino Formaggio)
Delle opere donate al Museo (Colori di Provenza del 1994 e Ascoltando la canzone "Boticelli" di Gilles Dreu dello stesso anno) la seconda è una originale testimonianza del temperamento dell'autore in quanto si tratta di un'opera che può definirsi "pittur-musica" dato che è stata realizzata, nel tempo stesso della canzone, ascoltando il motivo di Gilles Dreu.