Pier Luigi Ridolfi è nato ad Illasi (Verona) nel 1957. Dopo aver compiuto gli studi di ragioneria è passato ad esplicare una sua passione per la pittura e la fotografia, dando libera espressione ad un genuino istinto artistico già presente nella stessa infanzia. Fattosi fotografo di foto d'arte di notevole valore è passato direttamente ad una nuova forma d'uso della macchina fotografica, trasformata in strumento per la produzione di opere di sovracostruzione pittorica. In sostanza, partendo dalla foto stampata e manovrando sopra di essa un foglio bianco con macchiature di diversi colori, Ridolfi ottiene una specie di sandwich; dopo di che egli rifotografa il tutto ed ottiene così un prodotto finale del quale si può parlare come di un vero e proprio quadro originale. In esso, infatti, l'apporto della tecnica e la dipendenza dal procedimento fotografico passa in secondo piano per trasformarsi, al contrario, in autentico risultato della creatività e dell'invenzione dell'artista.
Nelle immagini donate al Museo (Notturno, Composizione e Apparizione tutte del 1997) è evidente questa trasformazione per cui l'immagine di partenza, collegata e prodotta mediante l'uso della fotografia nell'accezione più tradizionale, si libera degli orpelli tecnologici per avventurarsi nella pura dimensione della espressività artistica.