Paolo Segalla è nato a Vicenza nel 1958. Dall'infantile propensione a sostituire il gioco infantile con attività disegnative, pratica prontamente sostenuta dallo stimolo materno, prende avvio il suo itinerario pittorico.
Intrapresa la professione di neuro psi chiatra infantile, dal 1985 - dopo il matrimonio ed il trasferimento ad Este - la pittura di Segalla, sempre coltivata negli anni come ricerca e sperimenta zione di materiali e di tecniche, giunge ad una piena maturazione che ottiene importanti riconoscimenti nelle Mostre personali a Strasburgo, nella Sede del Consiglio d'Europa nel 1988, a Legnago nel 1989, a Vicenza nel 1990.
Sembra che un medesimo intento animi la severa professionalità dello psichiatra, la personalità del pittore - teso all'affinamento delle tecniche ed al dominio dei materiali e delle strutture formali, in un superamento dei limiti tradizionali della pittura - e, paralle lamente, dell' autore di una produzione letteraria (di commento o di invenzione o di autoanalisi) . Tale unità di fondo può essere indicata - secondo Formaggio - "... nel bisogno ineludibile di interrogare gli interiori moti del destino umano..." in una proposta di temi che trovano "... profonde ed aggrovigliate radici negli umori esistenziali e negli stessi inter ro gativi di fronte al senso e al non-senso del vivere."
Tra le opere donate al Museo spicca quella Deposizione (che sappiamo suggerita da un veloce passaggio televisivo di qualcosa di simile in un'opera di Schifano), o pera ripe tu ta me nte studiata, che rappresenta il "... tema più emblema tico dei flussi di co scienza che attraversano tutta l'opera pittorica di Paolo Segalla... e che sorge da un complesso intrico di eventi interio ri e di profondi vissuti".