Toni Sommacampagna è nato ad Este nel 1923. Tutta la sua vicenda, pittorica ed esistenziale, risulta fortemente segnata dall'esperienza del campo di concentramento durante il secondo conflitto mondiale. Sin dal rientro dalla prigionia egli intraprende una solitaria ed ostinata sperimentazione - senza l'ap prendistato di alcuna scuola o Accade mia - che elabora una originale pittura che non si concede al gusto corrente e non si barrica neppure nel linguag gio tradizionale.
La sua produzione - lontana dall'astrattismo e parimenti da ogni ingenuo naturalismo - ha come unico oggetto e fine quello di rivelare un autentico mondo in teriore. Le sue tele sono i luoghi in cui l'artista mette a nudo la propria anima, sono il frutto di uno scavare interiore por tato avanti con ossessiva ostina zione fino ad affer rare i fantasmi che popo la no l'inconscio. L'opera pre sente al Museo (del 1992) bene rappresenta l'u ni verso intenso e ridon dante, dalle figure inconfondibili dominate dalla dilagante presenza dei neri: "... neri vellutati, profondi, miste riosi, neri duri, neri abissali, ne ri sordi come le interro gazioni del destino... i neri della notte dei secoli e dell'inconscio, della not te dell'uomo che è l'uomo...".