Silvano Soppelsa nasce ad Agordo (Belluno), il 4 marzo 1963 e vive fino a dicei anni nel suo paese d’origine: Celat di Vallada Agordina, una piccola frazione della Valle del Biois a mille metri di altitudine. Una paese povero ma ricco di sapori autentici: il vecchio panificio col forno a legna, le fontane d’acqua gelata, i boschi. In una gita a Falcade con la famiglia conosce Augusto Murer e ne visita lo studio. Tornato a casa realizza il suo primo lavoro: un piccolo San Francesco.
Trasferitosi a Padova inizia giovanissimo a lavorare il legno, dapprima come apprendista falegname poi come restauratore di mobili. Ma per esprimere le immagini che iniziano a configurarsi nella sua mente dovrà ancora aspettare.
Poi, improvvisamente, comincia a dedicarsi alla scultura. E’ lì che Soppelsa ritrova la sua montagna e le sue origini, ma anche percorre il cammino di una ricerca ed emancipazione artistica ed interiore. Affascinato dallo studio della storia e della psicologia scopre nella conoscenza di miti e leggende i simboli e le chiavi della realtà.
Nel 1991 frequenta i corsi di disegno del Maestro Umberto Menin e di lì a poco per due anni quelli serali del Liceo Artistico Statale “A. Modigliani” di Padova.