Anna Maria Tamiozzo Prandstraller è nata a Padova nel 1932. Laureatasi in Storia dell'Arte all'Università di Padova con il prof. Rodolfo Pallucchini - del quale è stata per alcuni anni assistente - è passata dagli studi storici e teorici alla concreta sperimentazione della prassi artistica, dopo essersi diplomata presso l'Accademia di Belle Arti di Venezia. Ha frequentato, inoltre, la Scuola Internazio nale di Grafica, sempre a Venezia, e partecipato alle collettive di grafica presso la Galleria dell'incisione Venezia Viva nel 1984 e 1985.
Dopo un esordio con prove prevalente mente paesistiche, la Tamiozzo perviene ad un'arte che travalica i limiti tradizionali della pittura nell'invenzione di nuove forme e di nuovi ordini strutturali. Nelle sue opere, ricche di sensibilità e di cultura, stupisce "... la mirabile trasfigurazione che hanno subito nel senso della forma le materiedi scarto e di riporto, come sbrindellamenti di vecchie calze di nailon eliminate, fili di refe, frammenti di vetruzzi o carte stagnole ... inseriti ... nella struttura del quadro con una loro funzione espressiva".
Anche l'opera che fa parte della collezione museale (Composizione, 1991) testimonia questa trasfigurazione di sensi che subiscono le materie, anche le più insignificanti, quando sono chiamate dall'artista a nuove vite