Il filosofo dell’arte

Biografia

Vita, pensiero e impegno di un protagonista del Novecento

Tappe biografiche e produzione filosofica

Dino Formaggio nasce a Milano nel 1914 in una famiglia di modeste condizioni economiche e, dopo le scuole elementari, frequenta dei corsi professionali. Entra nel mondo del lavoro a quattordici anni come aiuto meccanico presso le Officine milanesi della Brown Boveri. Nel 1929 viene assunto come apprendista e aiuto contabile presso le Orologerie Binda, dove rimarrà fino al 1932.

E' grazie ad una costante applicazione allo studio e all'aiuto della professoressa Elisa Moretti, la quale intuendo le non comuni capacità intellettuali del ragazzo lo seguirà impartendogli lezioni serali, che egli consegue il diploma di Istituto Tecnico Inferiore nel 1930 e il Diploma Magistrale nel 1933.

Nell'anno scolastico 1933/34 ottiene l'incarico di Maestro Elementare a Motta Visconti, nello stesso istituto dove alcuni anni prima aveva insegnato la poetessa Ada Negri. La sua volontà di continuare gli studi, nonostante le difficoltà dovute alla situazione lavorativa, lo porta al conseguimento della Maturità Classica, grazie alla quale può iscriversi all'Università Statale degli Studi di Milano.

Museo Dino Formaggio

Non cessa il suo insegnamento alle Scuole Elementari, ora a Milano, che però preclude la frequenza regolare dei corsi universitari. Porta avanti una vita di studio e di lavoro fino al 1937, anno in cui sospende l'insegnamento per dedicarsi alla tesi di Laurea sotto la guida di Antonio Banfi, Filosofo e Maestro di idee e di umanità aperto al più avanzato pensiero filosofico europeo. In questo periodo fu legato da un'intensa amicizia con il gruppo degli allievi di Banfi, tra i quali un ruolo importante è ricoperto da Antonia Pozzi, Giulio Preti e Remo Cantoni. L'incontro con Banfi fu determinante per la formazione filosofica di Dino Formaggio, il quale si laurea nel 1938 con una tesi incentrata sulla comprensione e valorizzazione della tecnica artistica, in opposizione all'Idealismo imperante di Benedetto Croce. Essa confluirà nel 1953 nel libro "Fenomenologia della Tecnica Artistica".

Museo Dino Formaggio

Qualche mese dopo vince il concorso statale per l'insegnamento di Storia e Filosofia nei Licei e, dopo alcuni incarichi presso i Licei Manzoni e Berchet di Milano, ottiene la sua prima cattedra presso il Liceo Maffei di Verona nel dicembre 1940. Può insegnare solo per pochi mesi, perchè viene richiamato all'obbligo militare prima ad Aosta, quindi a Bassano del Grappa presso la Scuola Alpini. Nel 1943, una volta disciolto l'esercito regolare, egli entra nella Resistenza operando nel Comitato Agitazione degli intellettuali milanesi di Antonio Banfi. Comitato che tramite la stampa clandestina diffonde l'ideale di Liberazione dal Nazifascismo, per costruire una società libera e democratica.

Viene arrestato a Milano nel 1944 e portato nelle Carceri prima di San Vittore a Milano e poi di Verona, da cui verrà liberato grazie all'interessamento delle Forze di Resistenza. Al termine della guerra può riprendere l'itinerario di insegnamento a Milano, un ruolo in cui aveva sempre riversato una grande passione, che lo porterà a stabilire con gli allievi intensi rapporti umani improntati a rispetto, dialogo e ricerca.

Sono anni fecondi di incontri presso la Casa della Cultura di Milano e di scritti di Critica d'arte. Pubblica nei primi anni Cinquanta le opere "Tintoretto", "Goya" e "Van Gogh". All'impegno liceale aggiunge quello di docente incaricato di Estetica all'Università di Pavia dal 1955 al 1961. Pubblica a ritmo serrato le opere: "Piero Della Francesca", "Basiliche di Assisi", "Raffaello", "Botticelli" e "Il Barocco in Italia", in edizioni spesso tradotte in inglese, francese e tedesco.

Tappa importante della sua produzione filosofica è rappresentata dalle opere del 1962 "Studi di Estetica" e "L'Idea di Artisticità", improntate alla ricerca di una fondazione scientifica dell'Estetica, filo conduttore negli anni di tutti gli studi successivi.

Nel 1963 vince una cattedra di Estetica, ma solamente nel 1966 viene chiamato all'Università di Padova presso la Facoltà di Magistero. Si trasferisce quindi da Milano a Teolo sui Colli Euganei, luogo a cui si legò profondamente tanto da fondarvi nel 1993 il Museo di Arte Contemporanea Dino Formaggio, costuito dal lascito di opere di sua proprietà e da generose donazioni di artisti a lui vicini. Nel 1969 è ordinato Professore Ordinario e nel 1967 viene eletto Preside della Facoltà di Magistero, ruolo che ricoprirà per 11 anni. Nel 1971-72 è Prorettore dell'Ateneo patavino. Sono gli anni bui della contestazione studentesca e del terrorismo, da lui definiti "anni di difficile lotta da portare avanti con coraggio per una energica difesa della cultura e della giustizia". Formaggio guida con mano ferma una Facoltà, cresciuta a dismisura grazie anche alla creazione del corso di laurea in Psicologia. Nella Facoltà di Magistero si susseguono occupazioni, scontri e aggressioni ai docenti. Tra i suoi allievi e assistenti padovani vi furono Massimo Cacciari, Guido Neri, Gabriele Scaramuzza, Stefano Zecchi, Lorenzo Accame e Giangiorgio Pasqualotto.

Nel 1973 pubblica "Arte", il grande compendio del suo pensiero estetico, in cui tematiche come il corpo, la genesi dell'arte e della comunicazione trovano una loro sintesi organica.

Dopo un anno scolastico di congedo per motivi di studio (1978-79), nel 1979 è chiamato a Milano per ricoprire la cattedra di Estetica presso la facoltà di Lettere e Filosofia dell'Università Statale. Vi rimarrà per cinque anni, fino al pensionamento avvenuto nel 1984. Tra i suoi allievi e assistenti milanesi figurano Elio Franzini, Pierluigi Panza e Riccardo Ruschi.

Nel 1981 pubblica con il filosofo francese Mikelle Dufrenne l'opera "Trattato di Estetica" in edizione italo-francesce. Nel 1983 nell'opera "La Morte dell'Arte e l'Estetica", riedizione di saggi con l'aggiunta di parti inedite, egli testimonia la sua lunga ricerca di riflessione estetico-filosofica sui problemi costitutivi di fondo dell'Estetica come disciplina rigorosa. Seguono le opere "Van Gogh in cammino" (1986) e "I giorni dell'arte" (1991).

Museo Dino Formaggio

Nel 1989 si trasferisce da Teolo a Illasi sulle colline dell'est veronese.

La sua ricerca prosegue nell'opera "Problemi di Estetica" del 1991, dove traccia le tappe del suo cammino in una raccolta che inizia dai primi saggi su autori fondamentali della disciplina, fino agli scritti più recenti orientati a definire una possibile idea di Esteticità come scienza filosofica.

Seguono le opere "Separatezza e dominio" (1994), raccolta di saggi filosofici e articoli di impegno civile pubblicati sul quotidiano veronese "La Cronaca" e "Filosofi dell'arte del Novecento" (1996), dove si concentra sulle principali personalità filosofiche del ventesimo Secolo. Nel 1995 filosofi ed artisti a lui vicini pubblicano "Il canto di Seikilos. Scritti per Dino Formaggio nell'ottantesimo compleanno". Del 2000 è la sua opera "Variazioni su l'idea di Artisticità. Profili di artisti e saggi brevi". Il suo impegno civile prosegue nell'opera "Riflessioni strada facendo. Un cammino verso il sociale" (2003).

Dino Formaggio viene a mancare nel 2008 circondato dall'affetto della sua famiglia.

Nel 2009 il Comune di Illasi, dopo l'importante restauro del Medievale ex Oratorio di San Rocco, glielo dedica intitolandolo "Il Giardino Musicale Dino Formaggio". In esso si tengono corsi di musica, concerti e altre iniziative culturali aperte al pubblico.

Nel 2016 la famiglia Formaggio intraprende un percorso di donazione del Fondo librario e dei documenti personali del Filosofo alla Biblioteca di Filosofia dell'Università Statale degli Studi di Milano. Il fondo, costituito dalla consistente biblioteca filosofica di studio (oltre 2200 volumi) e dai documenti del pensatore, è stato recentemente catalogato ed è ora disponibile alla consultazione. Tutti i volumi sono stati associati al possessore, riportano lo stato della copia e segnalano la presenza di note, commenti, dediche, firme autografe. Sono in fase di catalogazione i periodici.

Nel 2024 il progetto ERC AN-ICON del Dipartimento di Filosofia dell'Università Statale di Milano ha realizzato un progetto di valorizzazione e divulgazione dell'eredità filosofica di Dino Formaggio basato sulle registrazioni delle sue lezioni, già rese disponibili sul portale web dell'Università.

Si tratta di un percorso di Realtà Aumentata che mette al centro la voce del filosofo: gli utenti, passeggiando nei corridoi della biblioteca e in particolare osservando le teche che conservano i libri appartenenti al Professore, le sue sculture e i documenti provenienti dal suo archivio, possono ascoltare dei brevi frammenti audio tratti dalle sue lezioni, che in poche parole sintetizzano un tema fondamentale del suo pensiero.