Il MAC Dino Formaggio

IL MUSEO

Un luogo di arte, pensiero e memoria nel cuore dei Colli Euganei

Il MAC Museo d'arte contemporanea "Dino Formaggio", realizzato dall'Amministrazione Comunale di Teolo unitamente all'opera dell'illustre concittadino di cui porta il nome, è stato inaugurato e aperto al pubblico il 16 ottobre 1993 grazie al lascito di opere di sua proprietà e da genorose donazioni di artisti a lui vicini.

Il Museo presenta una raccolta di circa 300 opere di pittura e di scultura del Novecento di importanti autori nazionali valorizzati dalla critica d'arte come Aligi Sassu, Renato Birolli, Fiorenzo Tomea, Italo Valenti, Tono Zancanaro, Carmelo Cappello, Tito Gasparini, Anna Caser, Ernesto Marchesini, Marco Berlanda, Guido Pigozzi; e altrettando validi autori stranieri come Vilim Sveçniak di Zagabria, Gugo Manizer di Mosca, Sylvain Nuccio e A. Bartolomeo Trombini di Nimes e la messicana Julia Lòpez. Il Museo è stato intitolato a Dino Formaggio, professore Emerito di Estetica dell'Università Statale degli Studi di Milano, che ha operato anche all'Università degli Studi di Padova come docente di Estetica, Preside di Facoltà e Prorettore, ricoprendo un ruolo fondamentale nel pensiero filosofico internazionale.

Inaugurazione del Museo d'Arte Contemporanea "Dino Formaggio"

Dino Formaggio visse a Teolo per circa un ventennio tra gli anni Sessanta e Ottanta e si legò profondamente a questo territorio. Negli anni precedenti alla fondazione del Museo, i suoi molteplici contatti con gli amici artisti incontrati nella sua lunga attività dedicata all'arte, avevano determinato una serie di donazioni di opere d'arte al Comune di Teolo, con la clausola che l'Ente si adoperasse affinché questo patrimonio fosse conservato ed esposto al pubblico in luogo idoneo.

Per ospitare tale raccolta, l'Amministrazione di Teolo individuò il Palazzetto dei Vicari. Si tratta di un edificio risalente al secolo XVI che aveva ospitato per oltre 200 anni il Vicario, ovvero il rappresentante in loco della Serenissima Repubblica di Venezia con competenze nella giurisdizione militare e civile di ambito locale. Il Palazzo nel 1993 era appena stato restaurato e ristrutturato e fu individuato come il luogo più adatto per ospitare la raccolta museale.

All'epoca dell'inaugurazione la dotazione museale constava di circa 80 opere tra le quali spiccava la Donazione "Tito Gasparini" che consisteva in 20 opere dell'artista pavese, fortemente affezionato all'amico filosofo ed alla cui scomparsa la famiglia aveva deciso di destinare un lascito al costituendo Museo.

Museo Dino Formaggio

L'espansione del Museo "Dino Formaggio" e la Celebrazione del Decennale

Nel corso degli anni successivi, nonostante le difficoltà che un Ente di modeste dimensioni con limitate risorse economiche come il Comune di Teolo incontrava nel mantenere viva tale Istituzione, la raccolta museale grazie all'impegno ed alla tenacia del prof. Formaggio raggiungeva le 200 opere.

Museo Dino Formaggio

Si rendeva quindi necessario acquisire nuovi spazi, ottenuti ampliando lo spazio espositivo all'interno del Palazzetto dei Vicari e consolidare il Museo, che aveva raggiunto una dotazione tale da divenire sempre più significativo nel panorama degli istituti museali dedicati all'arte. A questo punto è intervenuta la sensibilità e la disponibilità dell'Amministrazione provinciale di Padova, con la quale è stato siglato un accordo che prevede la valorizzazione e la promozione del Museo. La celebrazione del decennale del Museo il 16 ottobre 2003 fu la conferma del suo rinnovamento.

Nel 2014 si celebrano i cent'anni dalla nascita di Dino Formaggio con l'esposizione nel Museo delle opere di sua esecuzione per la prima volta. Con l'occasione, il Museo subisce un nuovo restauro e da allora vi si sono susseguite annualmente esposizioni di artisti di rilevanza nazionale ed internazionale, le cui opere fanno tuttora parte della sua collezione permanente. Non essendo possibile per motivi di spazio esporre contemporaneamente tutte le opere, l'allestimento del primo piano dell'esposizione viene cambiato annualmente, garantendo un'adeguata visibilità a tutti gli artisti presenti nella donazione.

Il MAC "Dino Formaggio" ha proseguito le sue attività negli anni grazie alla sinergia posta in essere dal Comune di Teolo e dalla Provincia di Padova, presentandosi oggi come un importante polo culturale per tutto il territorio circostante. Esso si propone inoltre come cantiere didattico per le scuole, fornendo un approccio al mondo complesso ed affascinante dell'arte moderna e contemporanea. Il Direttivo del Museo formato da membri della famiglia Formaggio, rappresentanti del Comune e specialisti del settore, lo mantiene vivo assieme al prezioso aiuto dei volontari con proposte artistiche e culturali che spaziano negli ambiti più svariati.

La sede: Il Palazzetto dei Vicari di Teolo

Il Palazzetto dei Vicari è tra i monumenti più conosciuti di Teolo. Piccolo ed elegante edificio risalente al Cinquecento, edificato in uno dei punti più centrali e visibili del paese, testimonia l'importanza del borgo collinare dal tardo Medioevo e per tutto il periodo della dominazione veneziana (XV-XVIII secolo).

Nel '200 Teolo aveva un proprio Podestà, ma nel secolo successivo viene scelto come sede vicaria dalla signoria padovana dei Carraresi.

La vicaria era un vasto distretto amministrativo con a capo un vicario con giurisdizione civile e militare su diversi borghi e villaggi dei Colli Euganei.

Ai Carraresi subentrò la Repubblica di Venezia che mantenne la tradizione di scegliere tra la nobiltà padovana il proprio vicario per Teolo.

Nel '500 il palazzo fu ricostruito nelle forme attuali: al centro del basso edificio si trova inserita una torretta con copertura a cupola e cella campanaria, a cui si accede attraverso una ripida scalinata che parte dalla strada antistante.

Museo Dino Formaggio

Come ricorda una lapide con iscrizione dell'epoca sopra l'ingresso, nel 1543 viene realizzato l'orologio sulla facciata per volere del vicario padovano Alessandro Capodivacca. Una seconda iscrizione ricorda un altro importante evento nella storia del paese, ovvero l'inaugurazione dell'acquedotto nel 1955.

Nei primi anni '90 il Palazzetto è stato restaurato e il Comune lo ha individuato come luogo idoneo per la raccolta di opere d'arte donata dal professor Dino Formaggio (1914-2008). Oggi è la sede del Museo di Arte Contemporanea a lui intitolato.